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Il marchio tedesco Miele presenta alla Design Week di Milano il suo nuovo Forno Dialogo, dotato di un sistema a onde elettromagnetiche che rileva l'energia assorbita dagli alimenti per garantire la migliore cottura possibile

Immaginate di prendere un filetto di pesce e di riporlo all’interno di una sorta di scatola di ghiaccio; richiudere il tutto, mettere in forno per 6 minuti e una volta riaperto lo sportello trovarsi davanti alla scatola di ghiaccio ancora completamente intatta, con il pesce al suo interno cotto a puntino.

È questo l’esperimento con cui Miele, il celebre marchio tedesco di elettrodomestici, presenta in Italia per la prima volta il suo nuovo Forno Dialogo, ultimo ricercato tecnologico per la cucina di case e ristoranti in grado di dialogare – appunto – con il cibo per cuocerlo nel miglior modo possibile. Riducendo fino al 70% il tempo necessario.

Protagonista al Salone del Mobile presso la Fiera di Milano/Rho, e al Fuorisalone con un’installazione al 58 di via Tortona, Dialogo di Miele appare sostanzialmente come un normalissimo forno, seppure con uno sportello notevolmente più spesso e non trasparente, e con un sistema che si esprime con una specifica unità di misura al posto dei convenzionali gradi di temperatura.

Al suo interno, tuttavia, lavora la tecnologia M Chef di Miele, che attraverso onde magnetiche circolari fornisce calore al cibo, penetrandolo in profondità e dunque cuocendo ogni alimento in modo omogeneo. Un filetto di carne, per esempio, può risultare rosato allo stesso modo dai bordi fino al centro, senza alcuna disparita tra gli strati interni e quelli esterni: basta segnalare all’elettrodomestico via app quale cibo si intende cucinare, e l’intensità delle onde elettromagnetiche sarà regolata in autonomia.

Ma non solo. Lo stesso sistema di antenne che rilascia le onde elettromagnetiche in questione riceve anche segnalazioni sull'energia assorbita dagli alimenti. E poiché le molecole di ingredienti diversi sono disposte in modo differente, e modificano la loro disposizione nel corso del processo di cottura, il risultato della cottura omogenea è reso possibile da un costante adeguamento delle frequenze.

Sono proprio queste antenne, dunque, a farsi garanti del dialogo tra cibo ed elettrodomestico: questo consente per esempio di cucinare contemporaneamente cibi che necessitano di cotture differenti, come un arrosto e le patate che lo accompagnano, ottenendo per ogni singolo alimento segnalato un trattamento specifico. La carne verrà dunque cotta più uniformemente e rimarrà succosa, mentre le verdure manterranno la loro delicata struttura. Al tutto, poi, si va ad aggiungere anche un ulteriore sistema di riscaldamento più tradizionale, che permette ad esempio di dorare la superficie del pane o di ottenere la tipica crosticina su carni o paste al forno.

L’utilizzo del Forno Dialogo, disponibile in versione Pro per chi è già pratico e in versione Assistant per chi ha bisogno di accumulare un pochino di esperienza con le nuove funzionalità, viene facilitato dall’applicazione Miele@mobile, e in particolare dalla funzione Ricette inclusa al suo interno, che propone numerosi programmi automatici sviluppati appositamente per questo nuovo prodotto tecnologico.

L’app, in questo caso, consente di trasferire i dettagli e le impostazioni delle diverse ricette direttamente sull'elettrodomestico, mettendo così i singoli utenti in contatto diretto con la cucina laboratorio di Miele. Il Forno Dialogo debutterà sul mercato a settembre, a un prezzo di lancio che dovrebbe aggirarsi intorno agli 8 mila euro.


Fonte: WIRED.it
 
 
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