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Gli sviluppatori hanno messo le mani su una versione preliminare del sistema operativo, spulciandola in cerca di novità

A pochi mesi dal rilascio ufficiale di Android Pie, si inizia a parlare concretamente della versione successiva di Android, ovvero Android Q. La prima versione dedicata agli sviluppatori in realtà è attesa tra una manciata di settimane, ma una versione preliminare del software è finita nelle mani degli sviluppatori di Xda che stanno scandagliandola a bordo di uno smartphone Pixel 3 in cerca di novità, trovandone finora almeno tre abbastanza rilevanti.

La prima è destinata a cambiare il volto di Android per molti utenti: attesa da anni, la modalità a schermo scuro promette di rimpiazzare gli sfondi bianchi attualmente in uso nel sistema operativo e nelle app Google con alternative basate su neri e grigi scuri. Non si tratta però solamente di un cambiamento estetico, ma di uno stratagemma per ridurre i consumi dei telefoni basati su schermi oled. Questi ultimi erogano energia a ciascun pixel a seconda del colore e della tonalità che devono visualizzare, lasciando così completamente spenti i pixel neri; un sistema operativo con menù e app dagli sfondi scuri ridurrebbe sensibilmente i consumi del display, ovvero la componente più assetata di energia di tutto il telefono.

I più attenti alla privacy saranno felici di sapere che all’interno delle impostazioni trova posto in bella vista una sezione dedicata proprio alla protezione e alla salvaguardia delle proprie informazioni. Il pannello racconta in modo chiaro l’uso che le varie app stanno facendo delle componenti del telefono come fotocamera, microfono, gps ma anche lista dei contatti e molto altro. Una schermata evidenzia i software più ficcanaso e rende possibile revocare i permessi precedentemente concessi alle app o disinstallarle del tutto. Non solo: un nuovo sistema di allerta presente nella barra di stato mostrerà non solo le componenti del telefono in uso in tempo reale (come avviene già ora ad esempio per il gps) ma anche qual è l’app che le sta sfruttando.

L’ultima novità di rilievo è una modalità desktop che dovrebbe proiettare in automatico una nuova interfaccia in stile pc sugli schermi esterni collegati al telefono, come avviene già su alcuni telefoni di fascia alta proposti da Samsung e Huawei. Dal momento però che Pixel 3 non offre la possibilità di collegare schermi esterni, gli sviluppatori di Xda non hanno potuto testarla.

Non è ovviamente tutto qui quel che Android Q avrà da offrire, né è certo che la versione finale offrirà veramente tutto quanto elencato finora: Xda sta pur sempre spulciando un’anteprima di un’anteprima, il che vuol dire che ogni novità è ancora soggetta a modifiche. Del resto se il cammino di Android Q dovesse seguire le orme del predecessore, arriverà al traguardo soltanto in estate.


Fonte: WIRED.it
 
 
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