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Non ci sono soltanto le auto nel mirino di Mini: il brand di origine inglese sta lavorando da anni al progetto Living Urban Cabing, con l'obiettivo di sviluppare alloggi di 15 metri quadrati attraverso un uso creativo dello spazio. L'iniziativa ha preso il via nel 2016 a Londra, con un una casa modulare composta da cucina-soggiorno e da una piccola biblioteca; l'idea in quest'ultimo caso è stata del Sam Jacob Studio per evidenziare il ridotto numero di biblioteche pubbliche presenti nella capitale inglese e, al contempo, l'importanza di questi spazi per gli scambi culturali e le relazioni che si instaurano tra le persone che le frequentano.
La seconda e terza tappa del tour sono state New York e Los Angeles, con due soluzioni agli antipodi. Nel primo caso la cabina in legno realizzata a Brooklyn era inserita in un cortile esterno e composta da materiali trasparenti per accentuare le diversità culturali della Grande Mela, mentre nella città degli Angeli, il progetto ha scelto di utilizzare un tetto in disuso nel centro cittadino creando uno spazio diviso tra zona giorno e bagno-cucina, con un rivestimento metallico della facciata che sfruttava la luce solare per creare effetti luminosi nella casa.
L'ultima fermata del tour Mini, per ora, è stata Pechino, con una cabina ispirata ai cortili degli hutong, le antiche abitazioni della città, con interni bianchi abbinati a esterni dorati in uno spazio dove regna la flessibilità per la massima ottimizzazione dei pochi metri quadrati disponibili (come dimostra il letto a scomparsa).
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E presto il progetto diventerà permanente, con un edificio in costruzione a Shanghai.